Nei giorni precedenti al 5 febbraio 2015 un vasta area di bassa pressione si posiziona sull’ Europa centrale a causa della risalita verso nord dell’anticiclone delle Azzorre posizionato nell’ Oceano Atlantico, questo comporta la formazione di due distinte aree di bassa pressione che nei giorni del 3 e 4 febbraio (la Prima) e del 5 e 6 febbraio (La seconda) interesseranno tutto il nostro territorio.

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La prima depressione formatasi sul bordo occidentale dell’Area depressa scivolerà verso sud andandoci ad interessare solo parzialmente, la seconda segue la stessa traiettoria ma si posiziona e si approfondisce tra la Corsica e la Sardegna occidentale, qui dalle prime ore del giorno 5 comincia a convogliare le prime precipitazioni sul ramo caldo ascendente, difatti da qui in vanti cominciano le prime nevicate sui rilievi in spostamento verso le zone collinari di tutta la provincia, le temperature alla quota di 850 Hpa si presentano con valori compresi tra -3°C e -5°C mentre in pianura nei bassi strati si registeranno valori compresi tra +2°C e +4°C e quest’ultime si presentano sotto forma di pioggia, intorno alle 7 del mattino a causa dell’aumento dell’intensità delle precipitazioni l’area fredda presente negli strati prossimi al suolo riesce ad affluire anche in pianura e la pioggia (32 mm in 8 ore) in poco tempo si trasfmorma in neve seppur molto pesante e bagnata dovuta alle temperature di poco sopra gli 0°C, accumulando tra 2 e 5 cm in pianura e 15 e 25 cm in montagna.
La depressione continua il suo lento cammino verso Est/ Nord –Est e a causa del suo lento spostamento si assiste ad una pausa dei fenomeni che risultano deboli e misti tra pioggia neve per tutta la giornata del 5 febbraio mentre continuano le nevicate sui rilievi al di sopra dei 250 m, tuttavia nelle ore successive e nella notte si ha un aumento delle precipitazioni dovute all’ attivazione, proprio a causa della richiamo da est, di venti di Bora che affluiscono a partire dal pomeriggio del 5 e che giorno 6 saranno determinati per il verificarsi delle abbondanti nevicate che si presenteranno sul nostro territorio, specie quello nord orientale della nostra provincia.

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Da questo momento prende piede la vera e propria irruzione, infatti la bora spinge molto forte dalla Romagna e le foci del Po’ già dal primo pomeriggio accumulando una quantità di massa d’aria in entrata su tutto il bacino Padano centro occidentale, di conseguenza questa massa d’aria non trova una via d’uscita abbastanza ampia per scaricare l’enorme pressione e comincia a retrocedere verso est, sia per la particolare conformazione del pianura padana chiusa ad Ovest dalla catena Alpina sia per la grande forza con cui la Bora si presenta su tutto il lato Adriatico con raffiche comprese tra 70-80 km/h.

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Precipitazioni previste tra la sera del 5 e la sera del 6 febbraio, come possiamo notare a posteriori, la linea di convergenza prevista sul Piacentino e tutte le zone a su della via Emilia in realtà si presenta più a nord est interessando maggiormente il Cremonese e tutta la fascia centrale della pianura padana da Modena Verso Nord Ovest

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Detto questo, dalle 20:00 circa su tutta la bassa pianura Piacentina i venti si dispongono da nord-est e cominciano le prime nevicate deboli ma che iniziano ad accumulare solo qualche centimetro, discorso ancora diverso sull’ alta pianura dove i venti sono ancora disposti da Sud-Est e le nevicate stentano ad accumulare, infatti nelle prime ore del 6 febbraio si viene a creare una linea di convergenza tra la Bora che spinge aria mite dal mar adriatico e la massa d’aria fredda accumulatasi su tutto il Nord Ovest che inizia a far cadere abbondanti nevicate, che si protraggono sino alla tarda mattinata del 6 febbraio, si tratta di una nevicata molto pesante e bagnata perchè le temperature in pianura non scendono mai sotto gli 0°C.

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Le zone più colpite poi si riveleranno quelle interessate da questa linea di convergenza, quindi tutta la Bassa Piacentina nei territorio di Caorso , Cortemaggiore , Monticelli e Castelvetro accumulando sino a 35 cm e le zone montuose e collinari sopra i 600 m, dove il manto nevoso raggiunge l’altezza di 80 cm a 1100 m.

NEVE IN PIANURA08.02.2015

Di seguito gli accumuli registrati:

Castelvetro Piacentino 37 cm (Bassa Pianura)
Piacenza centro 21 cm (pianura centrale)
Pontenure 26 cm (Pianura orientale)
Rottofreno 24 cm (Pianura Occidentale)
Podenzano 26 cm ( Alta Pianura)
Ziano Piacentino 25 cm (collina Occidentale)
Castel Arquato 35 cm (Collina Orientale)
Farini 30 cm (Fondovalle Val Nure)
Bobbio 15 cm (Fondovalle Val trebbia)
Marteo 65 cm (Alta Valnure 1400 m)
Mignano Diga Vernasca 37 cm( Alta Val d’Arda 337 m)
Salsominore 35 cm (Alta Val trebbia 630 m)
Teruzzi Mofasso 80 cm( quota 1038 m)

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CONCLUSIONI
Nevicata preannunciata che si è presentata molto particolare della sua evoluzione sia per la peculiaretà della stessa e sia per le zone colpite dagli accumuli maggiori, presentatasi durante un inverno particolarmente mite e che solo dopo questa nevica ha portato temperature molto basse, soprattutto nelle minime, frutto della presenza dell’Albedo dovuto alla neve presente al suolo e dalla presenza dell’anticiclone stabilizzatosi sul centro Europa che ha portato condizioni di calma di vento.

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Ogni giorno che passa le dinamiche meteorologiche che si presentano ti permettono di capire qualcosa in più, frutto di questa fantastica scienza, spesso sottovalutata, che come tutte le scienze ancora inesatte studiano e monitorano gli episodi che si presentono allo stato attuale per studiare e monitorare le dinamiche future, grazie a questo che Associazioni di volontari, come Meteovalnure Piacenza e tante altre realtà in Italia cercano di realizzare con tanta passione una corretta informazione pubblica con divulgazioni di dati e conoscenze a tutti coloro che sono interessati, in maniera gratuita e disponibile sul Web.

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